Mi ricordo quand'ero ragazzo
come tutti amavo giocare con la fionda, le biglie o un pupazzo importante essere in gruppo e collaborare Si faceva il carretto o il trenino, tutto di legno per il fucile o il fischietto la canna si usava con molta passione e tanto impegno le mani si usavano e il cervello pensava. Or son cresciuto, sono pure nonno continuo coi giochi e faccio pure cestini, così per non annoiarmi e vincere il sonno per far felici grandi e bambini. Mettetele in opera le vostre mani il gioco esiste dalla notte dei tempi il passatempo è l'essere sani ci aiuta a sorridere ed esser contenti. Giovanni Piras, 29 maggio 2024
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Riaffiorano alla mente i ricordi di un remoto passato,
calpestando i sentieri che ho sempre amato. Ho anche sofferto, ho pianto e gioito in compagnia delle rocce e dei boschi, del canto degli uccelli e dello scroscio delle acque che addolciscono i sassi, e non sono stato mai solo. Ho rivisto l'olivastro che alle radici ospitava la modesta dimora, nell'ovile ove passavo le notti al riparo dalle intemperie, quattro mura a secco, ricoperte di frasche, nulla che possa deturpare l'ambiente, perché così era, come diceva mio padre: "Rispetta il bosco, ripristina i sentieri, pulisci le sorgenti, per bestie e umani, perché dove c'è l'acqua c'è vita". Tutto questo l'ho fatto, l'ho trasmesso ai posteri, ai compagni di viaggio che ammiro e rispetto, come apprezzo e rispetto l'amata natura. Giovanni, gennaio 2025 |
Giovanni PirasNato il 30 agosto 1945 a Villacidro, da sempre si distingue per la sua grande sensibilità, per la sua estroversione e per il suo essere un artista. ArchiviCategorieBlog creato il
17 febbraio 2025 |